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L'inizio di una trasformazione: il mio primo incarico a Trastevere"
L'inizio di una trasformazione: il mio primo incarico a Trastevere"

Quando ho ricevuto quella telefonata, non ci credevo.

“Diana, abbiamo bisogno di te per un progetto importante.”

“Importante quanto?” avevo chiesto, cercando di mantenere la voce ferma, anche se le mani mi sudavano.

“Un loft in zona Trastevere. Ha tutto l’essenziale, ma manca carattere. E tu dovrai cominciare dalla zona divano. Deve essere perfetta.”

Ecco, Trastevere. Il cuore pulsante di Roma. Vicoli pieni di storia, pareti coperte d’edera, e quella luce calda che sembra uscita da un dipinto. Era come se qualcuno mi avesse messo alla prova: trasformare quel semplice angolo del soggiorno in qualcosa di unico.

Io, Diana, 27 anni, interior designer con più sogni che clienti, ero stata scelta per un progetto che avrebbe potuto cambiare tutto.

 

Il primo sopralluogo: un divano e tanto potenziale

Quando sono entrata nel loft, ho capito subito cosa intendevano.

Il divano c’era già: un modello beige, minimalista, con una forma moderna che dominava la stanza. Dietro di lui, un muro vuoto che sembrava gridare per un tocco personale.

C’era anche un mobile basso vicino alle finestre e un tavolo poco distante, ma il focus era lì: la zona divano.

Il cliente mi ha detto chiaramente:
“Vorrei che questo spazio fosse accogliente, ma con un tocco sofisticato. Qualcosa che invogli a rilassarsi, ma che sia anche piacevole da guardare.”

La sfida era chiara: far parlare quello spazio con pochi elementi, senza stravolgere la semplicità che il cliente amava.

 

Le prime idee: dettagli che trasformano


La base c'era, l’obiettivo era arricchirla con dettagli che dessero carattere, senza appesantire. Mi sono ispirata ai colori della zona: i toni del verde, del beige e del ruggine, con accenti dorati che richiamano la luce calda di Trastevere.

Ecco il piano che ho proposto:

1. Cuscini decorativi: il divano beige aveva bisogno di colore e texture per prendere vita. Ho scelto un mix di cuscini: uno verde scuro per un tocco elegante e uno in velluto color miele per illuminarlo. Il contrasto tra i tessuti rendeva l’insieme più dinamico e interessante.

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2. Specchio geometrico: per riempire il muro vuoto dietro il divano, ho scelto uno specchio geometrico con cornici dorate. Non solo amplificava la luce naturale, ma diventava il punto focale della stanza.

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3. Accessori: sul mobile accanto al divano, una cupola di vetro con fiori secchi – un elemento poetico che aggiungeva personalità – e un vassoio in legno con bicchieri decorativi per un tocco conviviale.

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Il dettaglio inaspettato: Il pouf color ambra

Non volevo che tutto fosse troppo prevedibile. Così, per completare l’angolo, ho aggiunto un pouf decorativo in bouclé color ambra. La sua forma morbida contrastava con le linee rigide del divano, e il colore richiamava il calore dei vicoli di Trastevere. L’ho posizionato accanto al divano, creando un piccolo angolo che emana calore.

 

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Il primo tassello: il divano prende vita

Guardando l’angolo divano trasformarsi, mi sono sentita orgogliosa. Era solo una piccola parte del progetto, ma già cominciava a raccontare qualcosa: la personalità del cliente, il calore del quartiere e il mio stile.

Il resto del loft? Ci sarebbe stato tempo per affrontarlo. Ma ogni progetto parte da un punto, e questo angolo era il primo passo verso qualcosa di più grande.

Restate con me: nel prossimo episodio scopriremo come il resto del loft prenderà vita. Per ora, la zona divano è finalmente pronta per accogliere, sorprendere e far innamorare chiunque ci metta piede.

Il meglio deve ancora venire.